Zovencedo

Il paese di Zovencedo è adagiato su dolci colline nel cuore dei Berici, tra altipiani e dossi, valloni e doline, scaranti e fontane. Nelle giornate luminose dalle sue sommità lo sguardo può spaziare sulle cime delle Do- lomiti, sul monte Cimone, fino agli Appennini. Il territorio è ricco di boschi di carpini, roveri, castagni ed è intersecato da numerosi sentieri nei quali si possono vedere le vecchie “masiere” di sasso dove con fatica si coltivavano nei terrazzamenti gli orti e le vigne.
Dalla valle del Calto nasce un ramo della Liona; scorre proprio vicino ad un antico borgo Medioevale anco- ra ben conservato. San Gottardo è la frazione più alta e più abitata. Sembra che l’origine degli abitanti venga dalla Baviera attraverso le valli del Chiampo ed esattamente da Marana di Crespadoro, da cui i numerosi cognomi Maran.
Dalla fontana delle Fate, che nasconde nelle viscere un percorso speleologico favoloso, nasce un ramo del-
la Liona che attraversa la selvaggia Valle del Gazzo, dove si trovano quasi tutte le cave di Pietra tenera, e in località “Acque” di Grancona si unisce al ramo proveniente dalla valle di Calto dando inizio al torrente Liona. Sparse qua e là nel territorio rimangono ancora, per fortuna, parecchie contrade o “corti” antiche che danno il senso del buon gusto nel costruire dei nostri avi. Spesso hanno la loro fontana con lavatoio ed è un piacere scoprirle passeggiando.

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